Fin dai primi secoli del Cristianesimo,
la città fu luogo di percorsi di fede,
dall’antica
religiosità della transumanza fino ad oggi
Isernia è uno
dei luoghi più antichi del Cristianesimo, dove tale religione venne praticata
fin dal primo secolo, in modo coevo a quanto accadeva a Roma. Infatti, secondo
una consolidata tradizione, non suffragata ma tuttavia segnalata da molti
storici e in ogni epoca, fu San Poltino vescovo, discepolo di San Pietro
apostolo e da costui appositamente inviato a Isernia, che introdusse la fede
cristiana in città. Poltino, presumibilmente, predicò in sede locale l’opera
del suo Maestro, al quale si correlò un culto che col tempo si affermò
ampiamente, tanto che, nei secoli successivi, la chiesa più importante di
Isernia, ossia la cattedrale, venne appunto intitolata a San Pietro. A tale
santo sono inoltre legati non secondari aspetti storici, come l’antichissima
fiera ‘delle cipolle’, che si tiene a fine giugno, e il nome di battesimo di Papa
Celestino V, al secolo Pietro Angelerio.
Isernia,
dunque, è uno dei posti in cui il Cristianesimo trovò subito seguaci e s’impose
ben presto. Un luogo centrale riguardo a importanti aspetti religiosi, come le
forme devozionali della transumanza, presenti lungo gli assi tratturali (a
Isernia transita il tratturo Pescasseroli-Candela), o i pellegrinaggi lungo la
via Francigena del sud che, toccando il Molise e la Puglia, conduceva a
Gerusalemme. Pure l’intero hinterland della città, sia in epoche remote che a
noi più vicine, ha sentito l’eco di questa predisposizione alla fede cristiana,
basti pensare al monastero di San Vincenzo al Volturno o alla basilica minore
di Castelpetroso.
Tutto ciò
lascia intendere il rilevante ruolo che Isernia ha da sempre avuto per
l’accoglienza o il transito dei pellegrini. Anche oggi, tali flussi di persone,
ben organizzati e convogliati, possono inserirsi in itinerari
turistico-religiosi molto significativi, percorsi rispetto ai quali il nostro
territorio mostra una naturale vocazione. Isernia è al centro della direttrice
che collega Roma a San Giovanni Rotondo, con ciò che ne consegue per i
pellegrinaggi fra San Pietro e San Pio, senza contare i rapporti di fede che la
nostra città può vantare in un ambito nazionale e internazionale poiché città
natale di Celestino V, al quale, per celebrarne l’VIII centenario della
nascita, verrà dedicato l’Anno Giubilare Celestiniano che Papa Francesco aprirà
nelle prossime ore, in occasione della Sua visita a Isernia.
Assecondando
la menzionata vocazione, – come scrissi già lo scorso anno in un volume
riguardante un altro culto locale, quello per i Santi Medici Cosma e Damiano –
si può pensare alla valorizzazione di alcuni «Itinerari dello Spirito», ossia
percorsi che, congiungendo fede-ambiente-storia-arte, riescano a favorire
l'incontro tra l'uomo e Dio.
Maria Teresa D’Achille
Vice Sindaco di Isernia
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