lunedì 21 luglio 2014

Il Direttore, replica al Consigliere Regionale Ciocca, sul disastro ambientale di Cercemaggiore.

Non volevo replicare al Consigliere Regionale Ciocca, che si stupisce della verità. Il suo impegno è stato lodevole e continua ad esserlo per il caso dei pozzi radioattivi di Capoiaccio a Cercemaggiore. 



Lo è comunque, da quando Carla Ferrante, il 18 novembre 2013, con un servizio inchiesta sull’emittente TVIMolise, di cui ero direttore di testata, gettò in pasto all’opinione pubblica quello che è successivamente divenuto il caso nazionale Capoiaccio. Prima nessuno, e dico nessuno, amministratori, istituzioni e associazioni, hanno avuto la forza, o il peso di affrontare un’indagine concreta e risolutiva su quella zona. Non era mia intenzione, scatenare la battaglia al merito di una scoperta di inaudita negatività per la nostra regione, ma era giusto sottolineare, senza togliere nulla all’impegno di nessuno, la verità effettuale. Il Consigliere Ciocca, nonostante sapesse da anni, per quale motivo ha dovuto avere lo start di un servizio giornalistico, per aprire un’inchiesta dai risultati così infausti?

Per quale motivo, pur sapendo, dal 2000, come egli afferma, non è riuscito a porre rimedio, attenzione e soluzioni a questo caso unico in Italia: di svendita aberrante e totale del nostro territorio? Eppure, è un amministratore da tanti anni, come lo sono stati e ancora lo sono, personaggi che non vogliono abdicare dalla scena politica regionale, pur sapendo del grande peso di responsabilità che hanno avuto sulla vicenda e oggi: si vestono da indignati, cadendo dalle “nubi”.

Non vorremmo decifrare un segnale nemmeno tanto criptato, che il peso dei nostri amministratori nel corso degli anni, è stato talmente leggero e inconsistente da aver permesso quello che è accaduto. Non ci sono meriti di nulla su questo argomento, ma le responsabilità di chi ha amministrato sicuramente ci sono: finite nei pozzi della Montedison che tutti lodavano, barattando l’ecosistema di un bel pezzo di territorio molisano e la stessa salute dei suoi abitanti, con interessi elettorali finalizzati a 4 posti di lavoro.

Si dovrebbero stupire i molisani, che hanno creduto e continuano a credere che tutto possa risollevarsi, ritornare come un tempo in quell’area: cosa come sappiamo molto difficile da realizzarsi.Tutto è compromesso, la radioattività , non si cancella con un emendamento di legge o con il merito di interessarsi alla questione oggi che è sicuramente tardi, anzi tardissimo.
                                                                                                           
 P.Tonti



1 commento:

Unknown ha detto...

Carissimo direttore, non si replica alle repliche ma sia chiaro che la cosa non la vivo come un evento giornalistico o di merito, ma con la preoccupazione di chi purtroppo ora sa di più perchè ne ha avuto più possibilità. Lungi da me non ringraziare sia l'operato di Carla Ferrante che quello di tutti i Suoi colleghi che seguono con attenzione l'evolversi. Lieto anzi che insieme tutti siamo finalmente riusciti a spezzare l'oblio e mi auguro che le azioni che seguiranno siano di assoluta efficacia. Salvatore Ciocca