venerdì 8 febbraio 2013

Adesso sarà chiaro a tutti il vero scopo per il quale è nata l’Agenzia regionale di Protezione Civile

Non è certo la ricostruzione del patrimonio abitativo messo a rischio dal sisma del 2002. Macché. Il carrozzone del direttore generale Giarrusso serve, in questo momento storico, solo a ricostruire il potere ormai a rischio crollo del presidente Michele Iorio che continua, imperturbabile, a utilizzare le istituzioni per il raggiungimento esclusivo dei propri obiettivi.








Nella terra dove gli highlander della politica e gli stakanovisti della poltrona girevole hanno trovato terreno fertile, il quarto mandato al quale guarda il governatore si può raggiungere anche così.

Consentendo un concorso truffa in piena campagna elettorale e disponendo il trasferimento di alcuni neo assunti sia nella lussuosa sede di Bruxelles sia nella segreteria particolare del governatore Michele Iorio.

La dottoressa Alessandra Casolino, vincitrice del concorso per funzionario amministrativo categoria D3 in servizio dal 17 dicembre 2012, è stata già trasferita nella sede europea della Regione Molise. Lei, figlia di uno dei consulenti assunti al di fuori delle procedure concorsuali sempre alla Protezione Civile del Molise, pare avesse un gran desiderio di fare esperienza all’estero. 

Tanto da farne richiesta esplicita rinunciando persino al rimborso delle spese accessorie.  Da Bruxelles, secondo la determina dirigenziale numero 63 del 4 febbraio scorso con la quale si dispone il trasferimento, potrà seguire meglio la partita dei fondi europei per la ricostruzione. Poi, il fatto che nella splendida città belga ci sia il marito, bhé questo è un altro discorso che nulla ha a che vedere con il trasferimento deciso a meno di 2 mesi dalla sua assunzione! 

Indovinate un po’ chi ha dato il parere favorevole alla richiesta dell’avvocato Casolino? Il governatore in persona, alla velocità della luce come sempre! E il buon architetto Giarrusso, che esegue gli ordini, ha subito messo nero su bianco il trasferimento i cui oneri graveranno sui fondi della delibera Cipe numero 62 del 2011 che recita nel titolo 'Molise, sisma 2002'.

La dottoressa Casolino resterà in Belgio accanto al marito -  grazie ai fondi stanziati per risolvere il dramma di centinaia di persone che ancora non fanno rientro nelle proprie abitazioni -  fino al 16 dicembre 2013. Salvo proroghe, a questo punto – come è evidente a tutti - dipendenti solo dall’esito delle prossime elezioni! Del resto la tutela della famiglia è uno dei pallini dell’azione amministrativa del presidente 'illegittimo' Michele Iorio e tornerà utile solo fra qualche giorno quando anche 'questa famiglia' che si è potuta ricongiungere si recherà alle urne.

Sempre il 4 febbraio scorso, il direttore generale per autoinvestitura Giuseppe Giarrusso ha anche disposto con determina dirigenziale numero 64, il trasferimento, con l’istituto del comando, di altre tre vincitori di concorso. Dall’Agenzia regionale di Protezione Civile di via Sant’Antonio alla Giunta in via Genova.

Naturalmente occorreva un raccordo tra le due strutture e per questo motivo i signori Rosario Cardile, Adriano Ciccarello e Nicolino Sacchi (vincitori sempre dello stesso concorso bluff) sono stati individuati dal presidente Iorio in persona come i riferimenti professionali utili a collegare e raccordare le attività di protezione civile e ricostruzione tra gli uffici regionali e l’Agenzia.

Anche in questo caso il provvedimento, entrato in vigore qualche giorno fa, sarà valido fino al 16 dicembre 2013, salvo proroghe. E anche in questo caso gli oneri di spesa graveranno sul fondo derivante dalla delibera Cipe dell’agosto 2011, quella che avrebbe dovuto mettere finalmente la parola fine alla tragica vicenda del terremoto del Molise.

La vera rivoluzione del presidente Iorio è continuare con questi metodi clientelari? Il nostro imperativo dichiarato, invece, è fermarli. Il cerchio magico deve essere spezzato: solo così potremo tornare a volare, in un Molise davvero di tutti.


Salvatore Ciocca

Partito dei Comunisti Italiani

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