Il capogruppo di Costruire Democrazia in consiglio comunale, Michele Durante, interviene sulle ultime dichiarazioni del Sindaco di Campobasso Luigi Di Bartolomeo e pone alcune precisazioni:
"Sono seriamente imbarazzato per le dichiarazioni di Di Bartolomeo a proposito del suo incontro con il governatore Iorio: il Sindaco dice di aver chiesto i fondi per le borse lavoro, ma il bando per le stesse è fermo da quasi un anno negli uffici comunali; parla di ruolo egemone della città di Campobasso nella regione Molise, dopo averla trasformata nel capoluogo delle bancarelle e delle feste di paese; a proposito poi del partito dei campobassani, invocato da Di Bartolomeo, gli ricordo che è diventato Sindaco militarizzando le elezioni del 2009 con undici liste, candidando di tutto e bloccando di fatto la libertà di voto. Nonostante questo - continua Durante - il risultato elettorale di Di Bartolomeo fu di 12 punti percentuali inferiore al risultato delle liste che lo sostenevano.
In quanto all'affetto dei campobassani - prosegue - sono certo che lo percepirà completamente quando a dicembre, in occasione del pagamento dell'IMU aumentata dalla sua amministrazione, le famiglie di Campobasso troveranno sotto l'albero il suo regalo di Natale. E in ultimo - conclude Durante - a proposito della scomparsa dell'artista campobassano Gino Marotta, ricordiamo tutti Di Bartolomeo che dichiarava pubblicamente che l'opera di Marotta presente nella Villa dei cannoni "deve essere spiantata, perché è un simbolo di regime". A un anno e poco più dalla scadenza naturale del suo mandato, Gino Di Bartolomeo conferma ciò che gli abbiamo sempre contestato in sede consiliare: un fortissimo limite a svolgere il compito che gli è toccato in sorte".
In quanto all'affetto dei campobassani - prosegue - sono certo che lo percepirà completamente quando a dicembre, in occasione del pagamento dell'IMU aumentata dalla sua amministrazione, le famiglie di Campobasso troveranno sotto l'albero il suo regalo di Natale. E in ultimo - conclude Durante - a proposito della scomparsa dell'artista campobassano Gino Marotta, ricordiamo tutti Di Bartolomeo che dichiarava pubblicamente che l'opera di Marotta presente nella Villa dei cannoni "deve essere spiantata, perché è un simbolo di regime". A un anno e poco più dalla scadenza naturale del suo mandato, Gino Di Bartolomeo conferma ciò che gli abbiamo sempre contestato in sede consiliare: un fortissimo limite a svolgere il compito che gli è toccato in sorte".
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